Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica

Questa misura si pone l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo e Innovazione Tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica.
Possono beneficiare di questa agevolazione tutte le imprese stabilite in Italia che non sono in stato di liquidazione volontaria, né in fallimento e che rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e che versano correttamente, seguendo le norme, i contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
A seconda dell’investimento effettuato la misura dà diritto ad una percentuale differente di credito d’imposta, percentuale che cambia in funzione dell’anno di riferimento in cui le attività di ricerca e sviluppo vengono svolte:

 

 

Con riferimento all’attività di ricerca e sviluppo le spese che sono considerate ammissibili sono quelle relative al personale, alle quote di ammortamento, a spese per contratti di ricerca extra muros, a quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali, a spese per servizi di consulenza e a spese per materiali, forniture ed altri prodotti analoghi.

 

Funzionamento del credito d’imposta ricerca e sviluppo

Il credito d’imposta ricerca & sviluppo risulta fruibile dall’impresa in tre rate annuali di uguale importo tramite compensazione nel modello F24, a partire dall’esercizio successivo a quello in cui l’azienda ha sostenuto le spese.

Sono previste inoltre delle maggiorazioni per le imprese con sede nel Mezzogiorno.

Per gli investimenti svolti da aziende aventi sede nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, la percentuale di credito sarà al:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.